Viaggi

250711 MALESIA - Intreccio di mondi, tropico d'incontri

Un continuo ribaltamento di prospettive. A Singapore il futuro si pianifica a tavolino, mentre nella giungla del Sabah si vaga su passerelle tra gli alberi cercando un fiore che potrebbe non mostrarsi mai. Le città nascono da coincidenze e sogni.

Iniziativa
250711 MALESIA - Intreccio di mondi, tropico d'incontri
Periodo
dal 20/04/26 al 30/04/26
Singapore | Crédit Agricole

Dettagli:

Date dell'eventodal 20/04/26 al 30/04/26
Durata dell'evento11 giorni, 10 notti
Adesione entro15 gennaio 2026
N. di partecipantiMin 20 - Max 30

Dettagli:

Date dell'eventodal 20/04/26 al 30/04/26
Durata dell'evento11 giorni, 10 notti
Adesione entro15 gennaio 2026
N. di partecipantiMin 20 - Max 30

Proposta

Coordinatore e Referente: Gianni Avella 348 4096216

Singapore la città dei leoni che non sono mai esistiti, Kuala Lumpur dove il fiume si fa fango, Malacca da una zuffa tra un cane e un cervo. Serve fantasia. qui, ogni strada è un palinsesto, ogni tempio una mappa, ogni mercato un atlante di lingue. La Malesia è un intreccio di storie, indigene, coloniali, migranti, che portano con sé sogni e visioni, è un attraversamento di mondi, tra città dove i grattacieli si affiancano a botteghe di curry e moschee, giungle in cui si rifugiano gli spiriti dei monti, mercati fluviali e templi il tempo s’è preso una pausa.

Coordinatore e Referente: Gianni Avella 348 4096216

Organizzazione tecnica Travel Design.

 

Agenda programma

1° giorno, lunedì 20 aprile 2026: Venezia > Dubai

Ritrovo dei signori partecipanti in mattinata all’aeroporto di Venezia, disbrigo delle formalità d’imbarco e doganali e partenza con volo di linea Emirates delle 15h35 diretto a Dubai. Arrivo alle 23h20 locali, dopo 5h45’ di volo.

2° giorno, martedì 21 aprile 2026: Dubai > Kuala Lumpur

Coincidenza con il volo Emirates all’aeroporto di Dubai delle 03h10 e arrivo all’aeroporto di Kuala Lumpur previsto per le 14h25 locali, dopo 7h15’ di volo. Disbrigo delle formalità di immigrazione, di sbarco e incontro con la guida per il trasferimento in città e prima visita panoramica. Al termine, sistemazione nelle camere riservate e cena.

3° giorno, mercoledì 22 aprile 2026: Kuala Lumpur > Batu Caves > Kuala Lumpur

Pensione completa.

Mattinata dedicata alla visita delle grotte di Batu (15 Km, 30’), dove si trova il più importante tempio indù della Malesia, dedicato al dio Subramaniam. Nel pomeriggio, rientro a Kuala Lumpur e visita della città, con i Perdana Botanical Garden, la Moschea Nazionale, Piazza dell’Indipendenza, situata di fronte al maestoso edificio del Sultan Abdul Samad, la stazione ferroviaria del 1910, il Mercato Centrale, la moschea Jamek, Chinatown.

Kuala Lumpur. Kuala Lumpur è nata da incontri sbilenchi, tra cinesi cercatori di stagno e capi locali con mire economiche, tra un fiume e una palude. Nel 1857 un gruppo di cinesi risalì il fiume Klang per cercare fortuna nelle miniere. Molti morirono, ma la città che fondarono rimase proprio lì, dove il fiume diventa fango. Il suo nome, che significa confluenza fangosa, non ha l’eleganza delle città costruite su un’idea, ma racconta come andò. E tanto brutto è il nome che tutti la chiamano solo con le iniziali. KL.

KL diventò capitale sotto i britannici, che la vestirono di ferro e mattoni, poi vennero i giapponesi e l’indipendenza. Ne uscì quello strano accostamento di grattacieli di vetro accanto a botteghe di curry, di call center e moschee, di durian e insegne al neon. KL è piena di doppi fondi. Il XXI secolo ha spazzato solo la polvere superficiale. Le vecchie famiglie cinesi o i clan tamil rimangono saldi. Cambiare tutto affinché nulla cambi.

La guida Lonely PlanetTM include la vista dallo Skybridge delle Petronas Towers tra le dieci vedute mozzafiato e le stesse Petronas Towers tra le dieci strutture più alte del mondo.

4° giorno, giovedì 23 aprile 2026: Kuala Lumpur > Malacca > Kuala Lumpur

Pensione completa.

Dopo la colazione, partenza per Malacca (240 Km, 4h15’). Visita a piedi del quartiere storico, fortemente influenzato dai periodi coloniali portoghese, olandese e britannico. Si visiteranno le rovine della fortezza A Famosa e della Chiesa di San Paolo, dove fu sepolto San Francesco Saverio, Dutch Square, dove si trova lo Stadthuys, che si ritiene essere l’edificio olandese più antico tuttora esistente in Oriente, la chiesa del Cristo, la Torre dell’Orologio, la Fontana della Regina Vittoria, il tempio Cheng Hoon Teng, il più antico tempio cinese della Malesia, fondato nel 1645, e la moschea Kampung Kling, la più antica di Malacca.

Al termine del tour, trasferimento a Kuala Lumpur (151 Km, 2h), discesa in hotel, sistemazione nelle camere riservate e cena.

Malacca. Malacca non è stata fondata, è stata desiderata. Uno stretto di mare troppo importante perché restasse senza padrone, tutti lo volevano controllare. Alla fine del XIV secolo, un principe fuggiasco da Sumatra, Parameswara, si fermò qui, sotto un albero vide un cervo scalciare un cane. Gli sembrò un segno. Nacque Malacca, che di lì a poco diventò capitale di un sultanato islamico, potente e cosmopolita. I cinesi vi mandavano ambasciatori, gli arabi vi facevano scalo, gli indiani ci compravano il pepe. I portoghesi la presero nel 1511, perché chi ha Malacca tiene l’Oceano. Poi arrivarono gli olandesi, e infine gli inglesi, che la scambiarono con Bangka e Sumatra, come si fa con i francobolli.

Il destino di Malacca è nella sua geografia, da secoli, stretto passaggio di merci, navi e storie, a metà strada tra India e Cina. E Malacca rimane lì, ricordando a chi viene che nessuno ci resta per sempre. Il potere cambia, il mare, seppur stretto, resta.

5° giorno, venerdì 24 aprile 2026: Kuala Lumpur > Taman Negara

Pensione completa.

Partenza per il porto di Labu Sentral (210 km, 2h30’) e qui imbarco per Kuala Tahan (1h30’). Arrivo, pranzo e sistemazione nelle camere riservate (garantita dalle 15h00). Tempo a disposizione nel pomeriggio e, dopo la cena, escursione notturna nella jungla.

 

6° giorno, sabato 25 aprile 2026: Taman Negara

Pensione completa.

Intera giornata dedicata all’escursione al Parco Nazionale di Taman Negara. La mattinata si effettuerà una passeggiata attraverso la foresta pluviale, incluse le passerelle sospese tra gli alberi. Nel pomeriggio crociera lungo il fiume Tahan, fino a Lata Berkoh. Rientro in hotel al termine.

Taman Negara. Nel 1925 era solo una riserva, chiamata Gunung Tahan. Poi, nel 1939, l’amministrazione britannica decise che serviva qualcosa di più evocativo e lo ribattezzò “Parco di Re Giorgio V”. Ma con l’indipendenza, la Malesia volle cambiare il nome in lingua locale e divenne Taman Negara, che in malese significa semplicemente “parco nazionale”.

All’interno dei suoi 4.343 km² ci sono foreste pluviali tra le più antiche al mondo, luoghi che non hanno mai conosciuto il ghiaccio: 130 milioni di anni di continuità, dicono i geologi. È uno di quei posti dove la vita sembra non aver mai smesso di moltiplicarsi. Oltre 150 specie di mammiferi abitano lì, compresi predatori che si vedono solo nelle trappole fotografiche: la tigre malese, il leopardo nebuloso, felini dai nomi così precisi da sembrare personaggi. E poi gli enormi gaur, i tapiri col muso lungo, i piccoli muntjak, i binturong che odorano di popcorn e gli orsi malesi che si arrampicano sugli alberi.

7° giorno, domenica 26 aprile 2026: Taman Negara > Cameron Highlands

Pensione completa.

Partenza in barca per il rientro a Kuala Tahan e da qui in bus all’area delle Cameron Highlands (260 km, 3h30’). Visita ai mercati locali e alla piantagione con fabbrica del tè delle Cameron Highlands. Al termine sistemazione in hotel.

Cameron Highlands. Le Cameron Highlands, cuore verde della Malesia peninsulare, devono il nome a William Cameron, topografo inglese che nel 1885 ne disegnò i contorni con bussola e altimetro. Ci vollero però decenni prima che diventassero quel che i britannici sognavano: un rifugio dal caldo, con il tè, i cottage e l’aria fresca da Kent in trasferta.

L’altitudine fa da confine climatico. Le temperature scendono, l’umidità sale, i villini in stile Tudor, i curatissimi prati verdi, i giardini traboccanti di rose e le coltivazioni di fiori tra laghi e colline profumano di un persistente odore di vecchia Inghilterra.

In cima agli altipiani, le piantagioni di tè disegnano onde verdi che seguono le curve del terreno. È qui che si produce ancora, con metodi che risalgono all’epoca coloniale, il celebre tè Boh. Ed è qui che vive la Rafflesia, il fiore più grande del mondo.

8° giorno, lunedì 27 aprile 2026: Cameron Highlands > Bukit Merah > Penang

Pensione completa.

Partenza verso nord per la visita al centro di conservazione degli Orang Utan di Bukit Merah (180 km, 3h10’). Pranzo semplice in corso di viaggio. Dopo la visita, proseguimento per Penang (75 km, 1h30’).

Nel lago Bukit Merah, in Malesia, un’isola di 35 acri ospita un progetto dedicato alla conservazione degli oranghi del Borneo. Nato nel 2000 da una visione di Mahathir Mohamed, il santuario si è trasformato in una fondazione nel 2008, con lo scopo di curare, studiare e proteggere questi primati minacciati.

Gli oranghi vivono liberi sull’isola, mentre i visitatori li osservano da un tunnel schermato, senza disturbarli. È un raro esempio di conservazione ex-situ: un programma in sette fasi prepara gli animali a un possibile ritorno in natura. Alcuni sono nati qui, altri salvati dalla cattività.

La fondazione è anche centro di ricerca e formazione, con collaborazioni accademiche, programmi per studenti e un giardino didattico sulle piante medicinali. Un’esperienza educativa e scientifica che cerca di garantire un futuro a una delle specie più vulnerabili del pianeta.

9° giorno, martedì 28 aprile 2026: Penang > Singapore

Prima colazione e pranzo inclusi. Cena libera.

Intera giornata dedicata alla visita dell’isola di Penang, con il tempio Kek Lok Si, uno dei più grandi templi buddhisti della regione. Il Tempio dei Diecimila Buddha, noto anche come Monastero della Suprema Beatitudine, ospita l’enorme statua in bronzo della Dea della Misericordia. A George Town la visita include il tempio birmano e al tempio thailandese, l’esterno di Fort Cornwallis, con gli antichi cannoni ancora intatti, la torre dell’orologio, il lungomare con Clan Jetty, pontile in legno con case costruite su palafitte, il Khoo Kongsi, Armenian Street.

Al termine, trasferimento in aeroporto, il tempo per il volo delle 21h45 diretto a Singapore. Arrivo previsto alle 22h40 locali, dopo 1h25’ di volo e sistemazione in hotel.

Penang. Isola negli stretti di Malesia. Il capoluogo è George Town, secondo porto del paese e così chiamata in onore di re Giorgio III.

George Town è patrimonio UNESCO, ma non è un museo. È il cuore vecchio di Penang, ma batte ancora come un mercato al mattino. Fondata della Compagnia delle Indie come porto franco, crebbe con il commercio e con i commercianti, cinesi, tamil, peranakan, ebrei iracheni, armeni, birmani, thai. Ognuno lasciò qualcosa, non sempre in pace, ma abbastanza a lungo da scrivere l’atlante della città: Jalan Scotland, Muntri, Chulia, Chinatown, Armenian Street, Little India, King Street. I murales raccontano queste storie ad altre, le sedi dei clan conservano segreti di famiglia, e le lanterne rosse si accendono tra insegne mezze cadute e altari domestici. Qui si cammina tra cortili e officine. George Town non si visita, ci si passa dentro.

A Fort Cornwallis c’è il cannone Seri Rampai, detto il cannone viaggiante. Fabbricato in Olanda, il cannone fu donato al Sultano di Johor nel 1606, poi portato ad Aceh nel 1613, dove rimase per oltre duecento anni prima di essere donato al Sultano di Kuala Selangor. Nel 1871 i britannici occuparono Kuala Selangor e trasportarono il cannone a Penang, abbandonandolo sulla spiaggia di fronte al forte. Qui, le donne che desideravano avere figli mettevano dei fiori nella sua canna.

 

10° giorno, mercoledì 29 aprile 2026: Singapore > (Dubai)

Pensione completa.

Intera giornata dedicata alla visita della città: l’Esplanade, Marina Bay, Merlion Park, il Civic District, il tempio con la reliquia del Buddha, il tempio indù Sri Mariamman, Little India con la moschea di Abdul Gafoor, il tempio di Sri Veeramakaliamman, il quartiere musulmano di Kampong Glam, con la moschea del Sultano Hussain Dhah. Visita ai giardini botanici, che include il giardino delle orchidee, patrimonio UNESCO.

In serata, trasferimento in aeroporto in tempo utile per il volo Emirates diretto a Dubai delle 01h40.

Singapore. Città-stato, quarto centro finanziario del mondo, quinto porto più trafficato, secondo paese più densamente popolato e paese con la più alta concentrazione di milionari del mondo.

Ma nonostante le classifiche reboanti, la città origina da una leggenda improbabile. Un principe di Sumatra vide un leone, o fece un sogno, o un’allucinazione, perché qui i leoni non ci sono mai stati, e decide di chiamare l’allora villaggio Singapura, città del leone.

Per secoli Singapore è stata una pedina secondaria sulla scacchiera dei regni, l’Impero di Giava, ormai in declino, il sultanato di Malacca, gl’imperi portoghese, olandese, inglese. Infine, questi ultimi si mangiano tutte le altre pedine e, nel 1826, la mettono sotto la Compagnia delle Indie Orientali.

Durante la II guerra mondiale nel febbraio 1942, dopo sei giorni di battaglia, le truppe inglesi dovettero cedere la città ai giapponesi. Appena messo piede in città gli invasori uccisero 25.000 cinesi, in quello che fu detto massacro del Sook Ching. L'Impero britannico si rimpossessò di Singapore il 12 settembre 1945, un mese dopo la resa del Giappone.

Quando si staccò definitivamente dalla Malesia nel 1965, nessuno avrebbe scommesso su Singapore. Tranne Lee Kuan Yew, che costruisce uno Stato in cui il futuro si progetta a tavolino, si multa chi sporca, si educa chi arriva. Lee Kuan Yew vince il caos con la pianificazione, E la città, cresce, cresce. Singapore parla inglese, ma fa affari in mille lingue.

11° giorno, giovedì 30 aprile 2026: Dubai > Venezia

L’arrivo all’aeroporto di Dubai è previsto alle 04h55 locali, dopo 7h15’ di volo. Coincidenza con il volo per Venezia delle 9h05. Arrivo in Italia alle 13h25 locali, dopo 6h20’ volo. Fine dei nostri servizi

Assicurazione

Si ricorda che con il tesseramento a FITeL (costo 1 euro) e l'adesione alla polizza (costo 3,5 euro) - con validità anno civile - addebitate in occasione della prima iniziativa, sono previste le seguenti coperture assicurative:

a) Infortuni occorsi durante attività del CRAL - FITeL, comprese quelle sportive dilettantistiche; invalidità permanente: massimo 30.000 euro; morte: massimo 30.000 euro; spese sanitarie: massimo 2.500 euro con franchigia di E 100, salvo una franchigia pari al 20% (minimo 150 euro) nel caso di strutture private.

b) Responsabilità Civile verso Terzi dei soci FITeL: la garanzia è prestata per tutti gli iscritti FITeL relativamente alla Responsabilità Civile verso Terzi per la partecipazione alle attività svolte dal socio e previste dallo statuto del CRAL e della FITeL. Massimali: 300.000 euro per ogni sinistro, per persona e per danni a cose o animali.

Copie integrali delle polizze sono consultabili e prelevabili in formato pdf ai seguenti link: 

POLIZZA INFORTUNI 2025

La Quota comprendeLa Quota non comprende

Le quote comprendono:

  • voli di linea EK Venezia / Dubai / Kuala Lumpur // Penang / Singapore // Singapore / Dubai / Venezia;
  • *tasse aeroportuali (€ 96) aggiornate al 27 giugno 2025;
  • un bagaglio in stiva;
  • sistemazione negli hotel indicati o similari;
  • trattamento di pensione completa come da programma dal pranzo del giorno II alla cena del giorno X (tranne la cena del giorno IX);
  • trasferimenti in pullman privato GT per tutta la durata del tour;
  • ingressi ai siti in programma;
  • guida parlante italiano a disposizione per tutto il tour (1 guida in Malesia, 1 guida a Singapore);
  • auricolari per tutta la durata del tour;
  • assicurazione AXA B30 sanitaria (massimale € 30.000) e bagaglio (massimale € 1.000);
  • assicurazione RC Tour Operator Grandi Rischi (massimale € 33,5 milioni).
  • pasti non menzionati nel programma;
  • bevande;
  • mance e facchinaggi;
  • imposta di bollo (2 € a fattura);
  • tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende.
  •  
  • Per aderire all'iniziativa è necessario essere socio FITeL e sottoscrivere l'assicurazione: la tessera (costo 1 euro per Famigliari conviventi ed Aggregati) e l'assicurazione (costo 3,5 euro per Soci, Famigliari conviventi ed Aggregati) hanno validità annuale (anno civile) e vengono attivate in occasione della prima partecipazione ad iniziative del CRAL.
La Quota comprende

Le quote comprendono:

  • voli di linea EK Venezia / Dubai / Kuala Lumpur // Penang / Singapore // Singapore / Dubai / Venezia;
  • *tasse aeroportuali (€ 96) aggiornate al 27 giugno 2025;
  • un bagaglio in stiva;
  • sistemazione negli hotel indicati o similari;
  • trattamento di pensione completa come da programma dal pranzo del giorno II alla cena del giorno X (tranne la cena del giorno IX);
  • trasferimenti in pullman privato GT per tutta la durata del tour;
  • ingressi ai siti in programma;
  • guida parlante italiano a disposizione per tutto il tour (1 guida in Malesia, 1 guida a Singapore);
  • auricolari per tutta la durata del tour;
  • assicurazione AXA B30 sanitaria (massimale € 30.000) e bagaglio (massimale € 1.000);
  • assicurazione RC Tour Operator Grandi Rischi (massimale € 33,5 milioni).
La Quota non comprende
  • pasti non menzionati nel programma;
  • bevande;
  • mance e facchinaggi;
  • imposta di bollo (2 € a fattura);
  • tutto quanto non espressamente indicato alla voce la quota comprende.
  •  
  • Per aderire all'iniziativa è necessario essere socio FITeL e sottoscrivere l'assicurazione: la tessera (costo 1 euro per Famigliari conviventi ed Aggregati) e l'assicurazione (costo 3,5 euro per Soci, Famigliari conviventi ed Aggregati) hanno validità annuale (anno civile) e vengono attivate in occasione della prima partecipazione ad iniziative del CRAL.
Codice di riferimento: Iniziativa 70 - CRAL CA Italia
Iniziative

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