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Cesena: la Rocca al tramonto

Iniziativa 250477 - Sezione Cesena-Faenza
Visita guidata serale della fortezza malatestiana con cena all'interno della corte del castello, in occoasione della festa medievale a Cesena.

Proposta:

Con la visita guidata alla Rocca Malatestiana si va alla scoperta dell’antica fortezza difensiva della città di Cesena, tra le meglio conservate in tutta la Romagna.
I lavori di costruzione iniziano alla fine del Trecento sotto la signoria dei Malatesta, da cui prende il nome, per concludersi nell’arco di un secolo alla fine del Quattrocento, facendo della Rocca uno dei fortilizi tecnologicamente più avanzati del suo tempo.
L’adattamento all’utilizzo dell’artiglieria a polvere da sparo vede tra i protagonisti della storia della Rocca anche Leonardo Da Vinci, che nel Cinquecento, su incarico di Cesare Borgia, ne modificò la facciata, progettando la famosa cortina muraria sud definita “muro alla franzosa”, che si può ammirare dagli spalti panoramici, da dove la vista conduce fino al mare.

La mole della fortezza, a forma di esagono irregolare, con sette torri esterne di varia forma (circolare, rettangolare, poligonale) e due torri interne che svettano sulle grandi muraglie, si erge in cima al colle visibile da tutta la città e la pianura circostante. Data la posizione e la struttura della Rocca, ben presto si diffuse la fama della sua imprendibilità tanto che il frate eremitano di San Agostino Cornelio Guasconi nel suo poemetto "Diluvio successo in Cesena del 1525 a di 10 de luglio" così la descriveva:

«Posta è sopra d'un poggio, a tale altezza,
che con l'artiglieria si giunge appena.
Né mai si può pigliar sanza magagna,
però falcon si chiama di Romagna.»

Entrando nel cortile interno, a destra si erge la lunga cortina est; a sinistra si stende il grande prato in pendio dominato dalle due torri, il Maschio e la Femmina; di fronte, in fondo alla corte bassa, sbarra il passo il grande cancello di ferro, antica entrata principale della fortezza. Queste strutture ospitano oggi, rispettivamente, le armature della giostra all’incontro, torneo di origine medievale di cui la città di Cesena detiene il primato nello svolgimento e il Museo della Storia dell’Agricoltura, esposizione che riconduce alle tradizioni della Romagna contadina di fine Ottocento e inizi Novecento (non visitabile).

Il percorso di visita comprende anche i suggestivi camminamenti interni, che si snodano lungo tutto il perimetro delle cortine murarie come antico ulteriore punto strategico di difesa del cortile della Rocca, sfruttando alcuni spazi come camere delle torture e prigioni.

Storia

La Rocca Malatestiana di Cesena è una fortificazione collocata sulla sommità del Colle Garampo e circondata dal Parco della Rimembranza; è la terza rocca della città e venne costruita a poca distanza dalle rovine delle due precedenti, risalenti all'epoca tardo-romana e medievale.

LA PRIMA ROCCA

La prima fortezza, detta "Rocca antica", si trovava più a monte, al Beccavento, sull'antico castrum romanorum, e venne distrutta da una frana provocata da una piena del fiume Savio intorno all'anno mille.

LA SECONDA ROCCA

Successivamente ne venne costruita un'altra più a valle, detta "Rocca vecchia" e nota anche come "Rocca dell'Imperatore" perché vi soggiornò Federico Barbarossa. Nel 1357 Cia degli Ordelaffi, moglie di Francesco II Ordelaffi, signore di Forlì, vi sostenne l'assedio del cardinale Albornoz. La rocca venne distrutta venti anni dopo, nel 1377, dai mercenari bretoni, guidati dal cardinale Roberto da Ginevra , che saccheggiarono e incendiarono l'intera città in quello che rimase noto come massacro dei Bretoni

La terza rocca

Nel 1380 incominciarono i lavori di ricostruzione della rocca per iniziativa di Galeotto I Malatesta in modo da renderla un punto strategico per la difesa della città. I lavori furono condotti in due tranche, la prima dal 1466 al 1470 e la seconda dal 1475 al 1477.

Nell'ottobre del 1432, dopo la morte prematura di Galeotto Roberto, nel governo di Cesena subentra Domenico Malatesta Novello, al quale si devono le grandi opere che hanno dato alla città l'impronta malatestiana che la caratterizzerà nei secoli futuri nella parte storica del centro urbano. In particolare nel 1441 Novello si dedicò assiduamente ai nuovi lavori per il rafforzamento e il rinnovamento della cinta muraria cittadina.

Dopo la morte di Novello, avvenuta nel 1465, Cesena ritornò sotto la dominazione pontificia e il fortilizio d'epoca malatestiana fu completamente rinnovato, adeguato ai sistemi difensivi legati all'introduzione delle nuove armi da fuoco.

Nel 1500 Cesare Borgia, detto "il Valentino", eresse Cesena a "capitale" del ducato di Romagna, centro del suo potere e trascorse nella rocca brevi periodi. Il duca desiderava che la moglie e la figlia stabilissero la residenza nell'appartamento signorile della fortezza. Nel 1502 giunse in città Leonardo da Vinci al quale Borgia aveva conferito l'incarico di rilevare ed aggiornare le fortificazioni delle città di Romagna conquistate. Della sua attività ci restano i rilievi della cinta muraria, con annotazioni sulle due rocche, e il disegno dei rastelli che proteggevano la porta principale di accesso alla rocca Nuova. Certamente Leonardo approvò la soluzione adottata per la costruzione del nuovo sistema di bombardiere posto sul "muro grosso" della rocca Nuova. Queste postazioni, dette alla "franzosa", vennero ultimate nel giugno del 1503. La rocca Nuova di Cesena conserva, assieme agli aspetti tradizionali del sistema di fortificazione in uso nella seconda metà del Quattrocento, interessanti e particolari soluzioni difensive che furono adottate in tutta Italia nei primi anni del Cinquecento, in seguito alla diffusione delle armi pesanti, per contrastare il tiro potente delle nuove artiglierie.

Agenda programma:

ore 20.00 visita guidata della Rocca Malatestiana di Cesena, comprensiva di passaggi interni e tour degli spalti

ore 21.15 cena presso il punto ristoro della Rocca Malatestiana 

La quota comprende:

visita guidata della Rocca Malatestiana di Cesena, comprensiva di passaggi interni e tour degli spalti

cena presso il punto ristoro della Rocca Malatestiana con menù dedicato

La quota non comprende:

Per aderire all'iniziativa è necessario essere socio FITeL e sottoscrivere l'assicurazione: la tessera (costo 1 euro per Famigliari conviventi ed Aggregati) e l'assicurazione (costo 3,5 euro per Soci, Famigliari conviventi ed Aggregati) hanno validità annuale (anno civile) e vengono attivate in occasione della prima partecipazione ad iniziative del CRAL.

Assicurazione:

Si ricorda che con il tesseramento a FITeL (costo 1 euro) e l'adesione alla polizza (costo 3,5 euro) - con validità anno civile - addebitate in occasione della prima iniziativa, sono previste le seguenti coperture assicurative:

a) Infortuni occorsi durante attività del CRAL - FITeL, comprese quelle sportive dilettantistiche; invalidità permanente: massimo 30.000 euro; morte: massimo 30.000 euro; spese sanitarie: massimo 2.500 euro con franchigia di E 100, salvo una franchigia pari al 20% (minimo 150 euro) nel caso di strutture private.

b) Responsabilità Civile verso Terzi dei soci FITeL: la garanzia è prestata per tutti gli iscritti FITeL relativamente alla Responsabilità Civile verso Terzi per la partecipazione alle attività svolte dal socio e previste dallo statuto del CRAL e della FITeL. Massimali: 300.000 euro per ogni sinistro, per persona e per danni a cose o animali.

Copie integrali delle polizze sono consultabili e prelevabili in formato pdf ai seguenti link: 

POLIZZA INFORTUNI 2025

Note:

Collaborazione tecnica Associazione Culturale Musicale Jazzlife APS

Ad avvenuta conferma della realizzazione dell'iniziativa non sarà possibile il rimborso della quota in caso di mancata partecipazione.

La quota di partecipazione, unitamente ad eventuali costi aggiuntivi riferiti ad extra non inclusi nella quota, pagati dal Cral in nome e per conto del partecipante, potranno costituire oggetto di conguaglio al termine dell'iniziativa. Per contro, ovviamente, sarà previsto una riduzione della quota e/o del contributo originariamente indicato a fronte di minor costi accertati. 

I termini di adesione a questa iniziativa sono scaduti

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