In un mondo dove l’amore è per tanti maschi desiderio tossico di possesso e causa di violenza, l’autore, socio Cral, da parecchi anni in pensione, scrive poesie che hanno il sapore delle ballate trecentesche. Ci rimandano all’amor cortese di quel periodo storico, che omaggia la donna come fonte di ogni bene.

Questo è un libro che va letto quasi d’un fiato, una poesia dopo l’altra come fossero ciliege, per calarsi in pieno nella storia che racconta più di cinquanta anni di amore, una  piccola saga ricca di tenerezza e sesso passionale, incomprensioni, cadute e risalite sino al ritrovarsi dei cuori.

Ma è anche un libro da tenere sul comodino, perché a sera, dopo la realtà della vita di ogni giorno, rileggendo anche una sola lirica si possa,  per magia, ritrovare quell’istante di grazia che c’é solo nel linguaggio leggero e sublimante della poesia, capace di farci sentire un sorriso nel cuore.